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In generale, non sono un codardo. Ho una buona forma fisica e un senso dell'umorismo ben sviluppato. Già da bambino ho imparato a difendermi, anche in una rissa in giardino, anche in un alterco verbale. Non metterò mano alle mie tasche per una parola. Non mi lamento dell'intelligenza. La perseveranza e la determinazione mi hanno aiutato a ottenere una buona istruzione, e nella rubrica sull'inglese scrivo “fluentemente” con cuore puro. Doti di leadership e capacità organizzative mi aiutano a guadagnare bene: non cedo alla concorrenza, so rischiare e prendere decisioni volitive. Ho una moglie e dei figli e non hanno bisogno di nulla. Mi sembra di avere tutto ciò che nella nostra società viene inteso come felicità... Viene inteso come “felicità”... Ma da qualche tempo si insinua sempre più spesso un pensiero insidioso: è tutta questa felicità? Sono stanco delle sue visite, ma tengo la faccia alta: nascondo i miei dubbi e la mia stanchezza da occhi indiscreti. Anche se, a dire il vero, lavoro duramente per nasconderli a me stesso. Perché ho paura...ho paura di sembrare debole e non mi lamento mai. Per che cosa? Chi ha bisogno delle mie lamentele? Qualcuno riderà: dicono che va pazzo per i grassi. Qualcuno passerà al tempo correttamente. Sì, anch'io sono così: non ho bisogno del moccio degli altri. Rispetto la forza: fin dalla tenera età ho imparato che un uomo dovrebbe essere un uomo e non un idiota. Inoltre, all'improvviso ho capito che avevo paura di essere me stesso, quello vero. È come se stessi correndo a rotta di collo in un circolo vizioso, e la vita lampeggia fuori dal finestrino della mia Merc, e non capisco più di chi sia. E vorrei premere il freno, ma il mio piede preme sull'acceleratore stesso. E le tue mani sono saldamente sul volante: è più calmo Le tue mani potrebbero essere più calme, ma due picchi ti beccano le orecchie. Uno sussurra: "Rischia, capisci te stesso", e l'altro urla: "Va tutto bene per te!" Nessun problema! Non preoccuparti!" Urla, ma non riesce a soffocare il sussurro. Si scopre che lotto costantemente con me stesso, perché in primo luogo non ho sempre avuto me stesso, ma i miei risultati, le circostanze, qualcun altro, qualcos'altro. Ho sempre avuto una catastrofica mancanza di tempo per me stessa e non la consideravo importante. Mi sono abituato, sì, mi sono abituato a chiudere un occhio sui miei problemi interni, ma per questo non sono scomparsi, ma si sono accumulati, non avevo mai pensato di andare da uno psicologo prima. È come se non fosse parte della mia vita. Ho cercato di affrontare i disaccordi interni con l'aiuto di distrazioni e intrattenimento, a dire il vero, ma non hanno portato soddisfazione nella vita. Non puoi scappare da te stesso. Perché sei venuto? Questo "sussurro" mi ha preso. È spaventoso, ovviamente, ma voglio guardare la mia vita onestamente negli occhi. All'improvviso mi sono reso conto che "non si risolverà". Smettila di illuderti. Ma in linea di principio, ora che sono arrivato, non fa più paura... Non sono un codardo nella vita, non ho paura delle difficoltà, anzi le rispetto.…