I'm not a robot

CAPTCHA

Privacy - Terms

reCAPTCHA v4
Link



















Original text

Quante volte ti trovi in ​​​​una situazione in cui devi scrivere, inventare, inventare qualcosa, ma le tue mani si arrendono, la tua testa diventa insensibile, i tuoi pensieri rimangono bloccati nella palude ghiacciata di un'immaginazione dormiente. Come risvegliare l'energia creativa? Puoi utilizzare una serie di semplici psicotecniche. Per prima cosa, cambia il tuo punto di vista. No, non sto parlando di modi astuti per aprire, chiudere, rimodellare la coscienza: puoi semplicemente cambiare il luogo, la realtà fisica! Un modo del tutto semplice per vedere l'oggetto del pensiero in un modo nuovo. Sei abituato a lavorare in ufficio? Alla tua scrivania? Prova a trasferirti in un'altra stanza, esci in città e, davanti a una tazza di caffè, guardando i passanti che passano davanti, pensa all'argomento del tuo lavoro. Esistono anche modi più economici e semplici: cambiare la disposizione dei mobili nella stanza di lavoro, sedersi rivolti nella direzione opposta e infine appendere una nuova cornice davanti a sé! Un modo altrettanto semplice ma efficace è accendere la musica e ballare, abbandonandosi completamente ai movimenti. Qui non è così importante il livello delle tue abilità (e, forse, è meglio se non ce n'è affatto), ma piuttosto l'immersione nelle esperienze corporee. In questo modo rilassi i muscoli, aumenti il ​​flusso sanguigno alla testa, ma, soprattutto, sintonizzi la tua coscienza su un'onda creativa. Nella danza si risvegliano antichi strati preverbali della psiche, grazie ai quali la creatività diventa possibile. In generale può essere utile ricorrere a qualsiasi forma di attività “primitiva”: puoi alzarti dal posto di lavoro, andare al centro della stanza e fare una capriola? Altre tecniche sono necessarie quando sei “bloccato” o in un vicolo cieco. Astrarre dal compito, immaginarlo animato. Come sembra? Che odori? Cosa sta facendo? Come potrebbe essere fatto diversamente? Più domande ti farai, più sfaccettature del fenomeno scoprirai. E questo è un percorso diretto verso una soluzione creativa! Un altro modo è immaginare che non sei tu a pensare al puzzle, ma, ad esempio, un tedesco meticoloso, o una madre ebrea premurosa, o forse un alieno lo sta facendo? Sapete come sarebbe stato affrontato un problema simile 20 anni fa? E tra 100 anni? Queste semplici domande (e molte altre che chiunque può porsi a proprio piacimento, o addirittura creare una raccolta di simili "aiutanti nei momenti difficili") ti permettono di spostare l'ago nel tuo pensiero. È importante dedicare un periodo di tempo "significativo" all'esercizio e anche registrare tutte le risposte che emergono nella tua testa. Successo creativo e soluzioni originali!