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Scopriamo perché la solitudine spaventa così tante persone e provoca esperienze così difficili. Di regola, quando una persona si ritrova sola, di fronte ai suoi pensieri, ai suoi problemi, alla sua vita difficoltà, inizia a sentire più acutamente la sua vulnerabilità, impotenza e insicurezza, inizia ad avere paura di non trovare sostegno in se stesso, di essere pietoso e impotente ad un certo punto della vita. Come si suol dire: “Non ci sarà nessuno a cui dare a boccale d'acqua...” Spesso, per la paura di essere rifiutati, abbandonati, una persona cerca di essere buona, a suo agio, simile agli altri. Inizia a ignorare i suoi desideri, bisogni, autorealizzazione e individualità per evitare conflitti e mantenere la comunicazione. Di norma, la "paura di essere soli" è influenzata da una bassa autostima, immaturità psicologica, malattie gravi, crisi di vita, con alcune esperienze traumatiche per una persona in passato, quando cerchiamo di evitare la solitudine per avvicinarci per le altre persone, ci allontaniamo da noi stessi, cercando di evitare la nostra debolezza e impotenza. D'altra parte, ognuno di noi vuole essere sicuro che qualcuno abbia bisogno di lui, che qualcuno lo ami, lo sosterrà desideri umani), è importante capire che quando ti avvicini agli altri, non dovresti perderti e allontanarti dalla tua libertà e responsabilità per la tua vita. Come descrive Yalom, “La solitudine è un divario tra me e gli altri, sul quale non esiste un ponte”. Spesso le persone confondono la solitudine quotidiana e interpersonale quando qualcuno ci ignora, non c'è nessuno con cui fare una passeggiata, con cui chiacchierare, fare sesso, con la solitudine esistenziale, in cui una persona, a livello più profondo, livello, sperimenta un divario spirituale e insormontabile e un'incomprensione tra se stesso e le altre persone. In un certo senso, questo è un problema fondamentale e insolubile perché indica che non importa quanto siano vicine le persone, non sempre rimangono come vorremmo che fossero. Essere. Anche la persona più vicina a volte può fare qualcosa che non ci saremmo mai aspettati da lui. Pertanto, vale la pena accettare questa solitudine e andare avanti, alla ricerca del proprio vero significato). Perché per molti versi tutte queste categorie esistenziali sono per noi il fattore più importante di crescita personale. 1) Il mio “Corso per superare la depressione, l’ansia e la nevrosi”. 2) Il libro "Autoaiuto per la nevrosi - 15 tecniche per paura e ansia". 3) I miei corsi per psicologi