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Dall'autore: un esempio di accordo per coppie sposate Sviluppato appositamente per una richiesta specifica Società di formazione "Partner". articolo/4879/Continuazione - https://www.b17.ru/article/5191/ 2. Obblighi delle parti.2.1. Obblighi della Gentile Signora:2.1.1. Durante l'esecuzione del presente contratto, la Gentile Signora si impegna a chiamare il Non Meno Rispettato Signore altro che "Lei" e soprattutto ad evidenziare la prima lettera maiuscola. In caso di voce confusa a causa di un raffreddore o di altri disturbi imprevisti, anche a causa di problemi e difficoltà della vita che si presentano periodicamente, la cara signora ha il diritto di non evidenziare la lettera maiuscola nella parola "Tu", ma quando pronuncia questa parola lei è obbligata ad alzare le sopracciglia per dare alle sue parole l'effetto e il peso richiesti.2.1.2. La Signora Rispettata si impegna a sorridere quando vede il Maestro Non Meno Rispettato, indipendentemente dal suo umore e dal fatto che desideri mostrare un sorriso. Allo stesso tempo, il Maestro non meno rispettato non dovrebbe costantemente lampeggiare davanti agli occhi della Cara Signora, in modo che un sorriso frequente non si trasformi in un ghigno a causa dell'inceppamento dei muscoli facciali della Cara Signora.2.1.3. La Gentile Signora, quando incontra un Maestro altrettanto stimato, è tenuta a compiere un inchino o un inchino e a pronunciare le parole del più caloroso saluto adeguate al luogo e al momento, abbinando al contempo gli obblighi stabiliti dai precedenti paragrafi 2.1.1. e 2.1.2. accordo vero e proprio. Il tempo di accovacciamento in knixen o inchino deve essere di almeno 3 secondi, tuttavia, previo accordo delle parti, questo tempo può essere aumentato o diminuito, ma allo stesso tempo il Maestro non meno rispettato deve tenere conto della condizione fisica della Gentile Signora, il numero e l'elasticità degli abiti che indossa, nonché la scivolosità del pavimento o una copertura di terra sotto la Gentile Signora per prevenire cadute e possibili lesioni.2.1.4. Durante una conversazione con il Non Meno Rispettato Maestro, la Cara Signora è obbligata a comportarsi in modo affabile e educato, e anche ad usare parole, paragoni e immagini che indichino il suo atteggiamento eccezionalmente gentile e caloroso nei confronti del Non Meno Rispettato Maestro, pur mantenendosi entro i limiti della decenza e degli standard morali generalmente accettati. Ai fini dell'applicazione del presente accordo, alla Gentile Signora è fissato un contenuto minimo di lodi, parole di cortesia e complimenti non inferiore al 20% del numero totale di parole da lei pronunciate, meno interiezioni, preposizioni, congiunzioni e altri usi parole il cui numero di lettere è inferiore a quattro.2.1.5. Nello scrivere un indirizzo scritto al Non Meno Rispettato Sig., la Gentile Signora si impegna a rispettare i termini dell'Accordo stabilito dal paragrafo precedente, mentre nel testo si raccomanda di usare dapprima parole di indirizzo garbate, intervallate da elogi e complimenti, che costituiscano almeno il 15% del testo totale. Il restante almeno 5% deve essere distribuito uniformemente in tutto il testo, tenendo conto delle frasi applicabili, dei metodi di costruzione delle frasi e del vocabolario del linguaggio di comunicazione utilizzato.2.1.6. La Gentile Signora si impegna a rispettare i limiti della comunicazione educata e del buon atteggiamento nei confronti del Non meno rispettato Maestro stabiliti dal presente Accordo2.1.7. Nel salutare o separarsi dal Non Meno Rispettato Maestro per un periodo di almeno 60 minuti, la Gentile Signora è obbligata, nei termini più appropriati per il luogo e l'ora, ad esprimere il suo piacere nel comunicare con il Non Meno Rispettato Maestro, nonché esprimono l'auspicio di un ulteriore rafforzamento del rapporto, finalizzato al rigoroso rispetto delle condizioni contrattuali attuali. La conclusione della procedura di congedo deve essere accompagnata da un inchino o da un inchino alle condizioni specificate sopra al paragrafo 2.1.3. accordo vero e proprio. Dopo il saluto e l'inchino, la Gentile Signora si impegna a non prendersi cura del Non meno stimato Signore.2.2. Obblighi del non meno stimato Signore: 2.2.1.Durante l'esecuzione di questo accordo, il Non Meno Rispettato Maestro si impegna a chiamare la Cara Signora nient'altro che "Tu" e con voce esclusivamente gentile. In caso di mancanza di tenerezza nella voce a causa di raffreddore, raucedine o altro disturbo imprevisto, il Maestro Non Meno Rispettato ha il diritto di ignorare le prescrizioni del presente accordo sulla tenerezza e si impegna a sostituire la tenerezza con parole e frasi che sono più adatti alla Cara Signora, come “misericordiosissimo”, “il più bello”, “il più gentile”, “il più bello”, ecc. 2.2.2. Un Maestro altrettanto stimato ha l'obbligo di sorridere alla vista della Rispettata Signora, il che non lo priva del dovere di sorriderle anche in sua assenza, ricordando il fascino del suo indimenticabile sorriso.2.2.3. Un Maestro altrettanto stimato, quando incontra una Gentile Signora, è obbligato a inchinarsi educatamente davanti a lei, togliendosi e abbassando il copricapo a terra e agitandolo in aria con un movimento che ricorda un gargarismo. Allo stesso tempo, durante l'inchino, il Signore Non Meno Rispettato si impegna a guardare continuamente negli occhi della Cara Signora e con tutto il suo aspetto a mostrare tutta la riverenza possibile per la Cara Signora e l'ammirazione per lei, al limite della divinizzazione. Ai fini del presente Accordo, per copricapo si intendono cappelli di feltro, lana, velluto, cappelli fulvi con paraorecchie (finta e tutta pelliccia), coniglio, orso, astrakan, pelle di pecora e altri, berretti, cassette, berretti, cappelli Panama di tutti i tipi, indipendentemente dal colore, dalla stagione e dalla presenza di precipitazioni naturali di origine naturale. Per copricapo ai sensi del presente Accordo non si intendono le parrucche naturali e artificiali, altri sostituti dei capelli naturali, nonché le cuffie da bagno, perché nello stabilimento balneare tutti sono uguali.2.2.4. Un signore altrettanto stimato, durante una conversazione con la Gentile Signora, è tenuto a comportarsi in modo affabile e educato, nonché ad usare parole, paragoni e immagini che indichino il suo atteggiamento eccezionalmente gentile e caloroso nei confronti della Gentile Signora, pur mantenendosi nei limiti della decenza e norme morali generalmente accettate. Ai fini dell'applicazione del presente accordo, al Maestro Non Meno Rispettato viene fissato un contenuto minimo di ditirambi, parole educate, complimenti e confronti poetici per un importo non inferiore al 40% del numero totale di parole da lui pronunciate, meno le interiezioni, preposizioni, congiunzioni e altre parole utilizzate il cui numero di lettere è inferiore a quattro .2.2.5. Scrivendo alla Gentile Signora, il Non Meno Egregio Signore si impegna a rispettare i termini dell'Accordo stabilito dal comma precedente, mentre nel testo si raccomanda di usare dapprima parole cortesi, intervallate da elogi e complimenti, costituenti a almeno il 30% del testo totale. Il restante almeno 10% deve essere distribuito uniformemente in tutto il testo, tenendo conto delle frasi applicabili, dei metodi di costruzione delle frasi e del vocabolario del linguaggio di comunicazione utilizzato.2.2.6. Il Signore non meno rispettato si impegna a rispettare i limiti di comunicazione educata e di buon atteggiamento nei confronti della Gentile Signora stabiliti dal presente Accordo2.2.7. Il Non Meno Rispettato Maestro, nel salutarsi o separarsi dalla Cara Signora per un periodo di almeno 30 minuti, è tenuto ad esprimere nelle espressioni più adatte al luogo e al momento il suo piacere nel comunicare con la Cara Signora, nonché ad esprimere Auspico un ulteriore rafforzamento del rapporto, finalizzato al rigoroso rispetto dei termini di tale accordo. La fine della procedura di addio deve essere accompagnata da un profondo inchino dalla vita. Dopo l'addio e l'inchino della Cara Signora, il non meno rispettato Maestro si impegna a salutare la Cara Signora con un lungo sguardo, esprimendo ammirazione per la sua figura, il suo portamento e il suo fascino naturale. Allo stesso tempo, al Non Meno Rispettato Maestro è severamente vietato evocare nei suoi pensieri azioni e immagini che possano screditare la Rispettata Signora, nonché pensieri e immagini volgari e osceni adatti solo a rozzi zoticoni, montanari e villani.)