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Probabilmente abbiamo tutti sentito frasi incoraggianti che in realtà hanno peggiorato la situazione. "Non preoccuparti, andrà tutto bene!" oppure “Non essere triste, per gli altri è ancora più difficile!” Parole come queste non aiutano davvero, ma ci incoraggiano a evitare i nostri problemi e a sopprimere i nostri veri sentimenti. In psicologia, questa è chiamata “positività tossica”. Cos’è la “positività tossica” La positività tossica è una generalizzazione eccessiva e inefficace sull’essere felici e ottimisti in tutte le situazioni. Il processo di positivismo tossico porta alla negazione, minimizzazione e svalutazione delle autentiche esperienze emotive umane. Esempi di positività tossica: Diciamo: “Non so se posso continuare a comunicare normalmente con mia sorella. Mi tratta male." Risposta tossica: “Lei è una famiglia. Devi amarla qualunque cosa accada. Diciamo: "Questo lavoro fa schifo". Risposta tossica: “Sei fortunato ad avere anche un lavoro”. Diciamo: “Il mio cane è morto, sono molto triste”. La risposta tossica: “Non preoccuparti, tutto andrà meglio”. Un tema comune della positività tossica è che qualcuno usa la positività per nascondere le nostre esperienze vere o negative. Comprendi che va bene essere tristi a volte! È impossibile irradiare gioia e felicità in ogni momento. Forse la positività tossica è la convinzione che se ignoriamo le emozioni difficili, saremo molto più felici. E non c’è niente di sbagliato nell’essere ottimisti e nel cercare di migliorare fisicamente e mentalmente cambiando le tue abitudini negative. Il problema sorge quando la positività diventa un’imposizione culturale e sociale. Prendendo come esempio le personalità narcisistiche. Per loro è importante irradiare costantemente emozioni positive e buon umore. In risposta alla domanda “Come stai?” o "Com'è andata la giornata?", vogliono solo sentire "Fantastico, fantastico, buono". Non ti è permesso condividere i tuoi veri sentimenti. E questo non è a tuo vantaggio, ma per la loro tranquillità: le tue emozioni li irritano. Inizi a sentirti in colpa per i tuoi stessi sentimenti. “Forse è vero che penso sempre al negativo? Forse è vero che la vita è meravigliosa, ma io continuo a rovinare l’umore di chi mi circonda con i miei problemi? Nel frattempo, le tue emozioni non scompaiono da nessuna parte. Prima vengono soppressi e poi si accumulano perché non possono essere condivisi e non possono essere espressi. È impossibile sopravvivere in questa modalità per molto tempo. Presto inizieranno problemi emotivi, psicologici e psicosomatici. La positività tossica è spesso nascosta e tutti prima o poi siamo ricorsi a questo tipo di pensiero. Tuttavia, man mano che impari a riconoscerlo, puoi superare questo tipo di pensiero e offrire (e ricevere) un supporto più genuino quando tu o qualcun altro state attraversando un momento difficile della loro vita. Iniziate a notare affermazioni tossiche e fate uno sforzo per farlo per permettere a te stesso e agli altri di provare le tue emozioni positive e negative.