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"Gli abbiamo chiesto umilmente di correggere i nostri difetti" Nel passo 2 abbiamo conosciuto Dio. Nel passo 3 gli abbiamo chiesto di essere con noi sul Sentiero. Nel passo 5 ci siamo aperti all’Altro, sapendo che Dio era vicino. Nel passo 6, Dio è vicino in ogni situazione, la Fede incrollabile è alla sua presenza. Nel passo 7, secondo me, si parla dell'umiltà come del muoversi lungo il Sentiero della trasformazione mano nella mano con Dio. Umiltà davanti al dolore di toccare il tuo vuoto, la solitudine, gli eventi traumatici della vita di fronte al tuo bambino interiore. L'umiltà davanti al flusso del dolore, che è la norma per il Viaggio scelto. Ahimè, a volte, l'umiltà è intesa come longanimità e perdono. Si trasforma in sofferenza e sacrificio, intriso di impotenza appresa. Ma anche questa è una scelta. E questo è il Cammino. Credo sia giusto non confondere questi concetti. Hanno un'essenza diversa. Umiltà - andare in pace; Longanimità - sopportare a lungo; Perdono - perdonare tutto, perdonare tutti. Anche in termini di carico semantico, queste parole hanno uno stato d'animo diverso intendere questo passo come un lavoro su se stessi con umiltà, e non sacrificio di sé ed elevazione al culto della salvezza. Qui la nostra attenzione è diretta verso noi stessi. “Vado in pace verso me stesso” “Vivo umilmente tutti i sentimenti che incontro” “Disco umilmente addio alle illusioni” “Accetto umilmente la responsabilità della mia vita” “Lascio umilmente andare il controllo su un’altra persona” “Io umilmente guarda come le persone che non vogliono accettare i miei cambiamenti se ne vanno" "Mantengo umilmente l'equilibrio Prendi-Dà" "Esploro umilmente i miei confini personali e imparo a proteggerli" "Rifiuto umilmente gli altri quando la mia Coppa Interiore è vuota" "Io umiliarmi di fronte all'imprevedibilità dei Sentieri che ho scelto" "Mi rassegno alla paura di questa imprevedibilità" "Mi riconcilio con l'incertezza del tempo del mio Cammino." Questa umiltà non riguarda gli altri, riguarda interamente il nostro rapporto con noi stessi e con il mondo. L'umiltà è come un'energia interiore che porta FORZA. L'umiltà è come una danza con il mondo, l'universo. All'inizio l'umiltà può essere dolorosa e dolorosa. Questo è comprensibile, perché non è necessario sopportare qualcosa di facile e comodo. Ogni passaggio del programma non ha un periodo di tempo. Chiediamo a Dio di condividere con noi questo processo interessante e doloroso. Quando è molto difficile per noi, chiediamo il sostegno di Dio, ogni volta, come se fosse la prima volta, con tutta la nostra nascente Fede in Lui. Chiediamo umilmente, comprendendo che lavorare su se stessi è sempre un processo lungo. Come si supera il passaggio 7? Come si dona l'umiltà?©Irina Manzhuley