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"Quando mi sono tolto le cuffie, ho sentito il silenzio. Il silenzio si può sentire. Lo so." Haruki Murakami I bambini hanno bisogno del silenzio, possono sentirlo, lo sentono, ma succede raramente . Il silenzio spaventa noi adulti; lo riempiamo di suoni, di movimenti, di trambusto, tanto per riempirlo e non sentirci dentro in silenzio. Ho dei bambini in terapia che vengono nello studio dove “vive il silenzio” e ascoltiamo il fruscio del mare nelle conchiglie e parliamo sottovoce per non spaventare gli uccelli marini le cui grida si sentono nella conchiglia, questo è il momento quando il bambino è con lui e c'è silenzio stimola le fantasie, i sogni, dà la possibilità di vivere in silenzio qui e ora. Il trambusto della vita quotidiana, nascondendo il silenzio, priva sia il genitore che il figlio dell’unione; il genitore si affretta a stare al passo con la “norma”, “un’altra madre”, “il figlio del vicino”, perdendo la naturale intuitività della propria genitorialità. Quando lavoro con madri e bambini fino a un anno, organizziamo incontri di osservazione, in cui la madre osserva il bambino, stando vicino, nel suo campo visivo, e poi condivide ciò che ha notato, come è riuscita a capire cosa stava succedendo , raccontano le mamme "prima di ogni suo movimento, allatta subito o cambia i vestiti, ma si scopre che ha tanti altri bisogni". Alcune mamme non sopportano nemmeno 10 minuti: “Non posso, voglio fare qualcosa, dare da mangiare, magari cambiarmi i vestiti, regalare un giocattolo” e questo non è il bisogno del bambino, ma il bisogno della madre. In questo silenzio le madri incontrano il loro sé osservatore, dove si nasconde la sensualità/intuizione della parte materna, che può essere così forte che i primi momenti della madre sperimentano stati emotivi incomprensibili e che sembrano loro estranei. Infatti, in questo silenzio, incontrano la loro naturale parte materna. Questa foto è stata scattata da me nel parco, osservando il bambino e la madre, ho trovato nel loro silenzio comune, il silenzio di cui il bambino ha bisogno, la madre si fa da parte e aspetta pazientemente, senza interferire nelle conversazioni, senza fretta, proprio accanto a lui, il ragazzo siede immobile, osservando, assorbendo la natura.