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Per ridurre al minimo i conflitti con gli altri, dovresti sempre ricordare gli errori che tutte le persone commettono quando comunicano con i propri simili. La consapevolezza di questi errori e il loro ricordo ci aiuterà a comprendere l'essenza dei conflitti che abbiamo scatenato e ci salverà da possibili delusioni nei confronti dei nostri cari a causa della loro mancanza di comprensione nei nostri confronti. Ma se capiamo cosa sta succedendo tra di noi, questo ridurrà il rischio di conflitto e aiuterà, se non ad allontanarsene, almeno ad uscire con dignità dalla situazione attuale. Quindi, il primo errore è giudicare le altre persone da sole . Quando valutiamo il comportamento delle persone, le loro azioni e parole, le confrontiamo con i nostri giudizi sul bene e sul male, sulla giustizia e sulla verità. Inoltre, il nostro giudizio per noi è la verità ultima, non suscettibile di critiche e sfide. Solo io so cosa è giusto, so cos'è, la verità, io e solo io so come gli altri dovrebbero pensare, agire e comportarsi. E se si comportano diversamente, non come faccio io, non come ho detto, hanno torto. Il secondo errore può essere chiamato il nostro atteggiamento condiscendente verso noi stessi e il nostro atteggiamento categorico verso gli altri. Quasi sempre possiamo permetterci ciò che non vogliamo permettere agli altri. Troveremo sicuramente una giustificazione per le nostre azioni, troveremo facilmente delle buone ragioni per cui abbiamo agito in questo modo e non in altro modo, anche se sapevamo che era sbagliato. Possiamo distorcere così tanto i fatti che cominciamo persino a credere nella nostra innocenza e nella correttezza della decisione che abbiamo preso. Tuttavia, quando si tratta di altre persone, qui siamo irremovibili. Troveremo parole di accusa e non vorremo nemmeno ascoltare le argomentazioni della parte opposta, soprattutto se i nostri diritti fossero violati e i nostri interessi fossero colpiti. E il terzo errore è proprio il nostro interesse a soddisfare i nostri bisogni, che poniamo più in alto rispetto ai bisogni e agli interessi degli altri. I nostri diritti, i nostri interessi sono seriamente protetti dal nostro egoismo. Per quanto ci chiamino all'altruismo, al sacrificio e alla carità, non alzeremo un dito se non soddisfa i nostri bisogni, se non ne troviamo beneficio per noi stessi, prima di tutto. E anche se non lo capiamo, anche se si tratta di una decisione presa inconsciamente, trarremo da questa attività un beneficio secondario, che la nostra psiche troverà in essa. Anche se assicureremo a tutti, compresi noi stessi, che lo abbiamo fatto assolutamente nell'interesse di altre persone. Sicuramente, dopo aver letto queste righe, in alcuni maturerà l'indignazione, il disaccordo, la protesta... Potresti accusarmi di parzialità. parzialità e perfino inganno. Se lo desideri, ti consiglio di rileggere nuovamente il mio articolo. E di nuovo…