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Nel mondo moderno, questo è un argomento molto rilevante, dato che una delle principali tendenze nell'orientamento professionale ora è una connessione diretta tra la carriera e la felicità di una persona (sì, sì, esiste davvero una tale tendenza, ed è molto evidente !) Considerando che trascorriamo la maggior parte del nostro tempo al lavoro, la condizione di una persona e il suo atteggiamento nei confronti del lavoro possono dire molto sul suo benessere mentale generale. E possiamo dire che una persona dovrebbe pensare seriamente alla sua condizione se nota i seguenti sintomi: 1. Grave esaurimento fisico ed emotivo (hai molta meno forza, puoi fare molte meno cose per unità di tempo)2. Cinismo in relazione al proprio lavoro (“soffro di qualche sciocchezza sul lavoro, cosa posso dire”)3. Prestazioni ridotte (una persona può fare molte meno cose per unità di tempo rispetto a prima)4. Riduzione dei risultati professionali ("tutti i miei risultati sono inutili. Ho già ... anni e non ho fatto nulla di utile!"). I punti assomigliano davvero alla depressione, quindi vale la pena chiarire qui: con la depressione, questo atteggiamento e la mancanza di energia si applica a tutti gli ambiti della vita. Se in altri ambiti una persona ha più o meno forze, riposa e si sente bene fuori dal lavoro, parliamo di burnout professionale. Esistono 3 tipi di burnout: - fanatico (la persona ha davvero provato e ha lavorato con grande entusiasmo, senza giorni si spegne o si rompe - finché non si brucia). Ecco perché spesso si dice delle persone esaurite: "Puoi bruciarti dove splende il sole", "il miglior esaurimento" (non importa quanto possa sembrare triste) - indifferente (la routine divora. Se all'inizio la novità del lavoro e l'abituarsi alla squadra ha salvato la situazione, poi lo stesso tipo di lavoro ha iniziato a deprimere e alla fine si è esaurito) - esausto (i sintomi depressivi sono più evidenti qui). Ho visto la frase da qualche parte: “Un giorno ero davvero stanco e ancora non riesco a riposarmi”. Si tratta più di questa tipologia Naturalmente, selezioniamo il nostro approccio per ciascuna tipologia: insegniamo al primo a trovare un equilibrio tra lavoro e riposo, per integrarlo nel nostro programma; secondo: presta attenzione ai tuoi interessi (e, in generale, trova quelle aree che lo stimolano o lo hanno stimolato una volta. Il cliente più adatto per i test di orientamento professionale); mandiamo il terzo a riposare e recuperare (dopo, ovviamente, dopo aver scoperto come intende farlo, se sa come riposare, cosa intende per riposo, gli insegniamo come riposare correttamente se questo argomento). è rilevante, poi ti dirò che tipo di riposo possiamo considerare corretto e sulle cause del burnout :) Rivelerò questi argomenti in modo più dettagliato sui miei social network, vieni :) https://t.me/alina_filimonova_psy