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Dall'autore: Conoscenza + creatività + cura = professionalità. La vita va avanti inesorabilmente. Stiamo cambiando, il mondo intorno a noi sta cambiando, sta cambiando la nostra comprensione di molte cose che sembravano completamente studiate, significative e classificate come assiomi. Due decenni fa non potevo nemmeno immaginare come sarebbe cambiato il mio atteggiamento nei confronti del vecchio album di famiglia, che da anni raccoglieva polvere nell'armadio. E solo ora le normali fotografie in bianco e nero, che riflettono scene semplici della mia infanzia e giovinezza, sono viste con trepidazione e leggera tristezza. Mi riportano al tempo in cui “gli alberi erano grandi”, le pozzanghere erano conquistate, i cieli erano infiniti, ed i miei genitori……….vivi……. Questo album di famiglia è diventato l'incarnazione di una parte della mia vita con le sue regole, eventi, emozioni, relazioni. Contiene un'enorme risorsa per la conoscenza di sé e l'analisi degli scenari di vita. Non avevo mai pensato prima che il processo di fotografare estranei, piuttosto che la propria famiglia e i propri amici, potesse essere interessante, emozionante, fornendo informazioni utili ed emozioni indimenticabili. Entrando un anno fa in una scuola professionale di fotografia d'arte, ho scoperto l'affascinante mondo della fotografia “altra”. E non si tratta di tecnologie innovative che hanno semplificato la tecnica di scattare un’immagine. Il capolavoro sta, come cento anni fa, nella capacità di trasmettere l'umore, il mondo interiore di una persona, nella capacità di evocare nello spettatore una risposta emotiva a ciò che ha visto. Volevo esprimere il mio stato e la mia nuova visione con le parole del fotografo più famoso del 20 ° secolo, Henri Cartier-Bresson: “... gradualmente si sono aperti davanti a me sempre più nuovi lati della fotografia. Quando ho iniziato a pensare a ciò che stavo fotografando, le stupide foto del fine settimana e le fotografie degli amici sono finite.”La conoscenza della psicologia offre vantaggi inestimabili quando si lavora con ritratti di genere, quando si creano serie fotografiche sulle persone e sulle loro vite. La conoscenza delle basi della fotografia, la capacità di costruire correttamente una composizione ed evidenziare la cosa principale è di grande aiuto nella creazione di una foto terapeutica, che fornisce le basi per una collaborazione di successo tra lo psicologo e il cliente. Nessun ritratto diventerà accattivante e “psicologico” se il fotografo non riesce a separare la finzione dalla spontaneità; nessuna psicoterapia avrà successo se il terapeuta non riesce a individuare una maschera di protezione rispetto al vero stato d’animo della persona bisognosa di aiuto.