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I miei clienti molto spesso raccontano di vivere come su un'altalena, e in contesti diversi. Quindi ho deciso di condividere con voi la mia storia personale su questa condizione, perché il motivo dello “swing” risiede dentro di noi, e non fuori. Mio fratello ed io abbiamo un infortunio durante il periodo orale. Papà leggeva Spock e Makarenko e credeva che il bambino dovesse essere nutrito ogni ora e che dovesse essere avvicinato se piange per più di 30 minuti. È così che sono cresciuti i miei fratelli. Mia madre, con l'appoggio di mio fratello, difese la mia alimentazione, ma mio padre mi proibì di portarmi tra le sue braccia. Poiché mia madre ama moltissimo le persone pietose e indifese, soprattutto i ragazzi, mio ​​fratello maggiore ha ricevuto il suo amore attraverso la malattia, le difficoltà di apprendimento, i fallimenti e l'autocommiserazione. Era debole, flessibile e accumulava lamentele, che ora le presenta continuamente. (Modello tipico di sabotaggio nel trauma orale). Il mio modello di sabotaggio era diverso: avevo sempre la sensazione che volessero spezzarmi per poter diventare comodo quanto mio fratello. Sono stato chiamato a un modello di comportamento: compatire gli altri, salvare. La mamma mi ha rimproverato che ero egoista, non le avrei dato un bicchiere d'acqua mentre giaceva malata, non come mio fratello! La mamma ha detto: “Non ami nessuno tranne te stesso”. Non c’è da stupirsi che la citazione del piccolo principe mi abbia sempre irritato: “Siamo responsabili di coloro che abbiamo domato”. Pertanto, ho vissuto come su un'altalena: da uno stato di ribellione a uno stato di inazione. Conflitto interno. L'eterna lotta interna tra il mio sabotatore e le figure genitoriali introiettate da un lato e l'impotenza causata dai sentimenti di rifiuto dall'altro. Ed ecco la lotta costante: “Mamma, non mi spezzerai! Prendimi tra le tue braccia, mamma. Accettami! Mi sono arreso, mamma... ma non mi arrenderò, mamma, te lo dimostrerò papà, sono degno di amore e ve ne pentirete entrambi, ecco il mio rifiuto!" Grazie a N.D. Linda per aver creato una terapia basata sull'immaginazione emotiva. Questo metodo ha permesso non solo di diagnosticare un conflitto interno, ma anche di risolverlo in modo rapido ed efficace utilizzando metodi speciali, liberando l'energia spesa per molti anni nella lotta e nel sabotaggio. Auguro lo stesso a te... Questa è una sensazione di libertà incomparabile... Contattaci ;) Tua, Anastasia Piskunova.