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Diamo un'occhiata al mito su quanto sia pericoloso/non pericoloso il coronavirus e quali siano i rischi di mortalità. Credo che questo non sia noto con certezza per molte ragioni. Da un lato molti specialisti (medici e affini) affermano che si tratta di una comune influenza mutante. Altri dicono che non si tratta semplicemente di un virus, ma di qualcosa di più complesso (ad esempio composti di virus e batteri, virus e protozoi). Gli esoteristi e vari guru spirituali affermano che il virus è mentale o energetico e persino cosmico. Gli psicologi inizieranno a parlare di psicosomatica (che necessita anch'essa di un discorso a parte). In generale, il diavolo si romperà una gamba. E tutti parlano esclusivamente nell'ambito delle proprie conoscenze, idee sul mondo, sulla salute e sulla malattia. Ma la domanda è: “di chi dovrei fidarmi, chi dovrei ascoltare?” rimane aperto. La situazione è aggravata dal fatto che: - la maggior parte delle persone non dispone nemmeno di uno schema generale (per non parlare di un sistema) di conoscenze sulla gestione, sulla sicurezza personale e psicologica, sulla prevenzione efficace e competente e sull'autoaiuto dalle infezioni sia fisiche che psicologiche, il che è particolarmente importante in situazioni di crisi: un sistema sanitario che opera secondo il principio non di aiutare (in primo luogo), ma di fornire servizi (sistema di mercato capitalista) produce medici di cui non è possibile, o almeno è difficile, fidarsi. Qualsiasi medico, soprattutto se famoso e di alto rango, può essere sospettato di essersi venduto e di aver diffuso informazioni concordate con terzi (nell'interesse non della salute della nazione, ma del management). Sul campo ci sono artisti che sono analfabeti e/o completamente dipendenti e non possono agire in modo olistico nell'interesse delle persone: ogni persona media si considera un medico, un avvocato, un manager di successo (basta dargli lo Stato e lui metterà tutto nell'ordine), psicologo e basta, ma dispensa consigli a destra e a manca - a se stesso e agli altri come un guru in tutto - a personaggi famosi (divi dello spettacolo, politici, giornalisti, analisti ecc.). vari ambiti) ritengono giusto e perfino necessario esprimersi su argomenti che non comprendono e valutare ciò che non conoscono/comprendono, semplicemente ripetendo belle frasi prese da libri e da guru da cui (apparentemente) imparano o disegnandone di proprie conclusioni (puramente personali). Essendo leader dell'opinione pubblica, si permettono di dare consigli per i quali non hanno alcuna responsabilità (e molte persone accettano le loro parole con fiducia e acriticamente semplicemente per simpatia) - poiché l'isteria informativa e il panico vengono sistematicamente creati e mantenuti, la stabilità psicologica è indebolito e distrutto, c'è anche un effetto placebo verso la contaminazione psicologica (piuttosto che verso la guarigione). Attraverso l'influenza sulla coscienza collettiva, sull'inconscio e sull'Ombra si creano psicosi di massa (pandemia psicogena), che, tra le altre cose, aumentano i rischi di comportamento antisociale, follia e suicidio. Esiste un vecchio modo di affrontare le paure e l'incertezza: devi chiamare qualcosa per nome, inventare un nome (nome), quindi la minaccia diventerà più comprensibile e potrai lavorarci. Finché il nemico non viene nominato, combatterlo è impossibile. Scrivo dell’importanza di un nome nel mio libro “Lessons in Meetings and Partings”. A mio parere, altre malattie e problemi, compresi quelli causati dalle armi biologiche, potrebbero rientrare nel concetto di coronavirus. non è solo una malattia, ma un concetto più generale a cui si possono attribuire diversi eventi e problemi, che aiutano a raggiungere diversi obiettivi e a svolgere molti compiti. Tutto questo è incomprensibile per chi è abituato a vedere solo il lato esterno, senza guardare sotto il tessuto, dove c'è un lato inferiore molto significativo e un riempimento nascosto. Nel caso del coronavirus, questa è una partita a scacchi multi-complessa ben oltre i limiti della nostra comprensione. Tuttavia, con l’aiuto di analisi competenti (anche psicologiche), possiamo vedere abbastanza per prendere decisioni adeguate sulla nostra vita e su quella della nostra famiglia. Quindi la cosa migliore che possiamo fare ora è