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Può essere difficile per me con questi clienti. A causa dell'abbondanza di informazioni, contraddittorie e confuse, non è facile vedere una persona. Nella fase di formulare una richiesta con te, il mio cervello rimane stordito. I tuoi bisogni sono nascosti a me e a te stesso sotto un discorso da mitragliatrice. Capisco che sia possibile, e forse necessario, lavorare con voi sulla prima fase, la designazione di una richiesta terapeutica. Ti guardo pensieroso, non ascolto più abbastanza il monologo infinito. Con quanta abilità ti nascondi dietro il tuo discorso ossessivo. Paradosso: non voglio ascoltarti di meno, ma voglio ascoltarti di più. Voglio solo sentire qualcosa di reale, di vivo. Non si esce dalla fase pre-contatto; il bisogno non si manifesta in una serie di verbosità inquiete. Ed è impossibile incastrarmi in questo monologo con le mie domande specifiche sulle tue sensazioni e sentimenti. Ci ho provato! “Sono una donna esperta”, pronunci insieme la particella “w” con l’aggettivo. Ridiamo, c'è un secondo di silenzio e tra noi appare il contatto, una scappatoia per un incontro. Era davvero impossibile per te crescere diversa. Dolorosamente traumatizzata fin dalla nascita: non avevi nemmeno cinque anni quando tuo padre morì. Tua madre è cresciuta in un orfanotrofio. Non ha ricevuto la sua dose di amore e accettazione dei genitori, non aveva nulla da trasmetterti, tranne che prendersi cura dei tuoi bisogni fisici. E io sono una donna “esperta”, rispetto la tua complessità e il tuo destino difficile. Camminiamo con te attraverso il processo. Di cosa stai parlando adesso? Sul fatto che il frigorifero è erroneamente ascetico. Sto cercando di spostare l'attenzione su di te: "E come si collega questo alla tua vita?" Hmm, non ha funzionato. Dalla serie “Hanno manovrato, manovrato, ma non manovrato”. Parliamo del frigorifero vuoto. Al termine dell'ora terapeutica permetterai al frigorifero di essere se stesso, così diverso dagli altri e avendo il diritto di esserlo. E se ad un certo punto vorrà trasformarsi in un frigorifero pieno di piatti inimmaginabili, o in un caldo forno russo, ci lavoreremo su. Siamo donne esperte!