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Cronenberg è uno dei registi più psicoanalitici tra i più famosi al mondo. I suoi film sono pieni di orrori ipnotici, i suoi eroi sono simboli dell'inconscio, quasi tutti i film hanno suscitato grida di censura, è stato spesso accusato di immoralità - ma che tipo di moralità può avere un sognatore? Ma il film più #psicoanalitico di Cronenberg è, forse, Spider, 2022. Il film dà un’impressione ambivalente fin dai primi fotogrammi: è allo stesso tempo bello e disgustoso, spaventa e attrae. Colore nobile e sobrio, come nei dipinti degli antichi maestri, musica classica e nobilitante scritta da Howard Shore, un famoso compositore contemporaneo, compagno costante di Cronenberg, che per primo scrisse musica da film per il suo film, assenza quasi totale di parole, invece di dialoghi - il mormorio appena udibile dell'eroe, e questa non è una coincidenza. La parola è un dono simbolico per coloro che sono stati in grado di domare la bestia dentro di sé. Il film si muove lentamente, goffamente, come i pensieri nella testa dell'eroe, e fino alla metà del film è impossibile capire cosa sia successo al giovane residente in un ospedale psichiatrico cronico, che è tornato nella sua città natale per vivere in un rifugio sociale. . Il ritorno gli risvegliò la memoria. Muovendosi goffamente lungo strade familiari (in sogno, “per caso”, il rifugio è finito nella zona della città in cui viveva prima del ricovero in ospedale), sperimenta chiaramente la morte di sua madre, uccisa da un marito infedele e da un malvagio padre. È il regista di se stesso e ha una sceneggiatura autentica e straziante. E solo nella seconda metà del film sorge il vago sospetto che la sceneggiatura sia un esame edipico fallito che si è trasformato in psicosi con il “buttare via il nome del padre”. Il silenzio e il muggito dell'eroe non impediscono al suo inconscio di produrre graduali trasformazioni oniriche delle immagini di genitori dolci e calorosi in criminali depravati che hanno ucciso la madre dei suoi sogni e sono tornati indietro dopo la sua vera morte. Ma ha perso i suoi genitori, come lui stesso, per sempre. Non tornerà a se stesso, ma come un ragno sarà in grado di dipanare la rete della “memoria di copertura” agendola. La struttura mentale è intransitiva, secondo Lacan, una volta sviluppata è impossibile cambiarla, ma si può uscire dalla psicosi, no? Almeno per un po' percorrere la via di Edipo senza diventare Edipo: che impresa difficile! Non tutti hanno la fortuna di risolverlo e diventare social. Potrebbe anche essere raro, il che spiega la crudeltà nascosta degli uomini. Non c’è bisogno di guerra