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Una persona vuole rifiutare qualcuno, ma... è d'accordo. Poi si incolpa, si vergogna, si arrabbia. Perché a volte non riesci a dire “no” attraverso l’allenamento è necessaria l’abilità o c’è qualcosa di più profondo nascosto dietro come liberarti dalla paura di dire “no”? Consideriamo le opzioni per i nostri pensieri: 1. "È un peccato rifiutare". Forse un tempo rifiutò e venne svergognato da persone importanti e autorevoli. La loro autorità è indiscutibile, hanno ragione, lo sanno meglio. E l'idea è nata: "Non è bene rifiutare, non rifiuterò e dirò di no (per non provare questa bruciante vergogna)". 2. "Se rifiuto, mi sentirò in colpa." Come si potrebbe formulare una strategia? Una persona ha rifiutato qualcuno e un'altra ne ha sofferto E di conseguenza è nato un senso di colpa che voglio espiare. E se quella persona non c’è più, allora il senso di colpa vive dentro di sé. 3. “Se dico “no”, offenderò l’altra persona con il mio rifiuto”. Come potrebbe essere strutturata la strategia? C'era una volta un'altra persona offesa dal nostro rifiuto. E ha fatto qualcosa nei nostri confronti con questo suo insulto. E poi abbiamo iniziato a temere che in risposta si sarebbe vendicato, avrebbe rifiutato di stare con noi, ci avrebbe rifiutato, avrebbe causato danni, ci avrebbe disonorato (paura della valutazione). E poi dire "no" equivale a offendere un altro, e cosa farà in questa offesa e come sopravviveremo non è noto. C’è anche il timore che non saremo in grado di far fronte alle conseguenze. Cos'altro4. Forse paura. “È spaventoso rifiutare”. Come potrebbe essere formulata la strategia? Forse un genitore o un’altra persona significativa potrebbe punire il disaccordo? E qui può apparire la paura della punizione fisica, del danno o di qualsiasi punizione, anche quella del silenzio. Avendo affrontato i sentimenti di colpa, vergogna e risentimento che sono sorti nei confronti di qualcuno in precedenza e hanno formato questa strategia improduttiva, è più facile dire “no” ora. Potrebbero esserci sentimenti diversi dietro l’esitazione a dire “no” ed è importante per scoprirli. Condividi nei commenti le tue osservazioni, esperienze, modi di risolvere la situazione, quando è diventato possibile dire "no" e cosa lo ha aiutato, quali esperienze sorgono quando rifiuti o quando ti rifiutano. I tuoi commenti completeranno l'articolo e insieme noi? vedremo cosa è importante. Sentiti libero di dire grazie cliccando sul pulsante “grazie” sotto l'articolo se lo hai trovato interessante o utile, o se qualcosa ti ha risposto.