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Dall'autore: Interessante poi, l'argomento sono i "simboli". Pietra sorgente - È un simbolo dell'essere più alto e assoluto, simboleggia la stabilità, la costanza, la forza. Le pietre sono state a lungo utilizzate nella magia e nella guarigione; si credeva che portassero fortuna. Per molti secoli, le persone hanno inserito pietre semipreziose negli amuleti per proteggersi dal malocchio, dalla malattia e dalla morte, per attirare fortuna e ricchezza e per curare vari disturbi. Ad esempio, l'onice e l'occhio di gatto proteggono dalla stregoneria e il corallo salva dal malocchio e cura l'infertilità maschile. La durezza e l'affidabilità della pietra sono l'antitesi del decadimento e della distruzione, personificate dalle immagini di polvere e sabbia. Turchese, smeraldo, lapislazzuli, onice, agata. La pietra è associata alla ierofania e diventa l'immagine di un fenomeno divino. Indistruttibile, invulnerabile, incarna una forma di esistenza diversa, diversa da quella umana (anche vegetale e animale). La natura della percezione delle pietre è illustrata dal mito indonesiano sul primato delle persone che non hanno accettato una pietra da Dio, ma hanno preso una banana, e quindi la vita delle persone è simile alla vita delle banane, e non delle pietre, eterna e immortale. La pietra è uno dei simboli della madre terra. Nel mito greco, Deucalione e Pirra lanciano pietre sopra le loro teste: le "ossa della madre" (terra). Le pietre sono anche associate alla convinzione che accumulino energia terrena; per questo motivo le pietre erano dotate di poteri magici e utilizzate in vari rituali, e servivano anche come talismani. Nelle fasi arcaiche del culto, la sacralità delle pietre è associata all'idea che in esse siano incarnate le anime degli antenati. Ad esempio, la Bibbia menziona coloro che dicono alla pietra: “Tu mi hai partorito”. In India e Indonesia, le pietre sono viste come la residenza degli spiriti dei morti. Un'idea simile riflette l'usanza, diffusa in varie culture, di collocare pietre scolpite a forma di colonna vicino alle tombe. Quindi, possiamo parlare dell'emergere dell'idea che l'eternità, non raggiungibile nella vita, si ottiene nella morte attraverso l'incarnazione dell'anima nella pietra. Considerando il simbolismo dei megaliti, va notato che sono associati alla protezione di l'anima durante il suo viaggio verso l'aldilà, forniscono l'eterno aldilà ai costruttori e ai morti, sono garanti di fertilità e fertilità, l'incarnazione della connessione tra i vivi e i morti. Con quest'ultima idea è correlata la tendenza, universale per le società sviluppate, a lasciare un ricordo nella storia attraverso la costruzione di una struttura in pietra. Nel Medioevo in Rus', una delle imprese più meritevoli fu quella di ricostruire una chiesa di legno in una chiesa di pietra (in questo caso emergono anche ulteriori connotazioni: la pietra si oppone al legno, che è fragile e improduttivo, e funge da un'immagine di ricchezza, potere e potere). Una pietra o una colonna sacra era dedicata a un certo dio ed era considerata il luogo della sua presenza; successivamente servirono come base per gli altari. Il biblico Giacobbe pose le fondamenta di Betel (la casa del Signore) con una pietra nel luogo in cui Yahweh gli apparve; Nella tradizione musulmana, la noce di betel è solitamente una pietra di forma piramidale o conica. Nel Taoismo, Tao è paragonato a una pietra: come immagine del caos primordiale, Tao è “come un blocco di pietra non squadrato”. Una pietra è anche l'immagine di un fondamento spirituale, il fondamento di un insegnamento o di una fede. Nel cristianesimo, secondo le parole del Vangelo, Pietro è la pietra su cui è edificata la chiesa.