I'm not a robot

CAPTCHA

Privacy - Terms

reCAPTCHA v4
Link



















Original text

Questa è solo una citazione di un mio amico che ha appena perso molto peso e velocemente. Non voglio assolutamente offendere nessuno. Ma in in generale sono d'accordo con lui, perché io stesso l'ho affrontato una volta. Ma in generale, non voglio parlare di perdere peso, ma di allenamento per la crescita personale. Ultimamente c'è stato un po' di entusiasmo intorno a me e diversi amici e conoscenti li ho attraversati E ora sento cosa dicono. Con quale disprezzo trattano le persone "non illuminate", con quale entusiasmo si aggrappano alle parole degli altri, cercano in loro problemi, appendono etichette, ecc. non può più comunicare con nessun altro che con gli stessi aderenti. Allora, cosa hanno in comune, scusatemi, le persone grasse che hanno seguito questi corsi di formazione? Sono andati al cambiamento con grande sforzo, attraverso il sangue, il sudore, le lacrime, a tonnellata di dolore e ora guarda come qualcuno si permette di mangiare la torta o di vivere la propria vita? Non può sopportare una vita semplice. L'allenamento per la crescita personale non ha nulla a che fare con la terapia. L'obiettivo, a quanto pare, è lo stesso in entrambi i casi, ma se nella terapia facciamo piccoli passi, allora tali allenamenti sono estenuanti marce forzate. E se in terapia una persona cambia, espandendo gradualmente i suoi confini di consapevolezza, cambiando passo dopo passo i modelli di comportamento, il che rende possibile che avvengano trasformazioni nell'ambiente, superando dolcemente la resistenza, allora nel processo di formazione della crescita personale, il cervello di una persona è “mettere in un frullatore e frullare”, cancellando i confini personali e spezzando la resistenza. Come veloce ed efficiente. Ma è utile? Se una persona non è in grado di comunicare con i propri cari senza un senso di falsa superiorità. È impossibile farsi strada attraverso la resistenza attraverso la forza di volontà ed emergere come un vincitore incondizionato. Il cervello non è uno sciocco, ricorda come è stato trattato e troverà un momento per ricordarti questo dolore. Allora cosa hanno in comune gli ex grassi e gli aderenti alla formazione: lo stesso cocktail di emozioni, tra cui una quota significativa è occupata dalla paura e dal dubbio. Paura che tutto ritorni e dubbio che tanti sforzi siano stati spesi invano. Da qui il desiderio di convertire quante più persone possibile alla propria “fede”, perché insieme non è così spaventoso, e ogni nuovo partecipante conferma la correttezza del percorso scelto.