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Una donna durante una consultazione afferma di essere pronta a lavorare con uno psicologo per cambiare in meglio la situazione in famiglia. Ma se lei, stanca di eterni litigi, è pronta, allora suo marito crede che per loro vada tutto bene. Il suo punto di vista è che i “pazzi”, le “persone anormali” vanno dallo psicologo. La donna non sa cosa fare. Convinci tuo marito ad rivolgersi a un consulente familiare o inizia a migliorare tu stesso i rapporti familiari. Consideriamo questa situazione. È meno probabile che gli uomini si rivolgano a uno psicologo: questo è un dato di fatto. Per loro è davvero tutto “normale”, ma ognuno ha il proprio concetto di normalità. Quando riconoscono insieme una crisi relazionale, i coniugi si riuniscono. Dovresti insistere per visitare uno psicologo? Ci sono stati casi in cui un marito è venuto per un consulto perché sua moglie la pensava così. Il risultato è deludente. Dopotutto, se il partner non vede il problema, questa è negazione. Se dice "ne hai bisogno, ecco qua" - questo è un trasferimento di responsabilità per le relazioni familiari. L'opzione "le persone anormali vanno dallo psicologo" è una manifestazione di un pensiero stereotipato. In una situazione in cui un partner dice "come può aiutarci uno psicologo?", questa è una svalutazione di te come moglie e di me come psicologo. Ci sono così tante opzioni per gli uomini per “scusare” la responsabilità di risolvere i problemi. Ma è necessario? Inizia ammettendo che ci sono litigi, risentimenti, manipolazioni nella tua relazione, che vivete già come vicini di casa. C'è un problema: è ora di migliorare la relazione o di terminarla con calma. Un incontro con uno psicologo è un incontro con te stesso, uno sguardo a te stesso e all'altro dall'esterno. A volte non vuoi guardarti allo specchio; all’improvviso vedi il vero “io” e devi fare qualcosa al riguardo. E uno psicologo è uno specchio di te e della tua relazione con il tuo partner. Una banale paura di vedere qualcosa che per anni ha cercato di non notare, ignorandolo e dicendo "per noi va tutto bene". Tre segni di un rapporto malato tra i coniugi: - evitare il problema, - negarlo, - trasferire la responsabilità al partner A volte una donna si ritrova in un circolo vizioso: il marito beve - non le piace, vuole sostegno, attenzione, cura - lo tormenta - lui beve di nuovo. Nessuno tranne te romperà questo cerchio. Ricorda, tu cambi: il sistema familiare cambia. Pertanto, vai da uno psicologo e ottieni aiuto per migliorare te stesso e le tue relazioni. Psicologa femminile Irina Kilina Iscriviti per una consulenza di persona/online in WA 89618640530