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Lo stato di una donna è in qualche modo simile allo stato di una bambina felice ed entusiasta. Un bambino che è sicuro di essere amato, che qualunque cosa accada, ha sempre un posto dove tornare e nei momenti difficili qualcuno verrà in suo aiuto. Un bambino che sa per certo che sono pronti a prestargli attenzione, ascolta con interesse le sue piccole scoperte e impressioni, lo ammira di tanto in tanto e soddisfa i suoi desideri, come questo bambino, una donna a cui non devi pensare come, dove e di cosa vivere, i sentimenti iniziano ad aprirsi: diventa capace di creare, creare, prendersi cura e dare amore. Sento spesso la frase delle donne: "Cosa bisogna fare per sviluppare la femminilità?" La risposta è semplice: non devi fare nulla. “Fare” è compito dell’uomo. Si sforza, crea, raggiunge nuove vette e risultati. Una donna è, prima di tutto, una condizione. Uno stato di appagamento, creatività, amore. Lei è l'ospite. Accetta ciò che il mondo le dà, accetta ciò che un uomo è pronto a dare. Può esprimere i suoi desideri e poi aspettare di vedere come risponde il mondo, e non importa come risponde il mondo, ringraziarlo per questo. Una donna chiede e desidera dalla sua condizione, e non dalla sua mente. Ecco la risposta alla domanda: “Perché il mondo a volte non risponde?” È essere in questo stato che rende una donna una donna. È capace di scaldarsi con uno sguardo e di calmarsi solo con un tocco. Dà vita a oggetti apparentemente inanimati e riempie spazi apparentemente vuoti. Devi solo credere nel tuo uomo, permettendogli di FARE ed essere MENTE, e in risposta arrivano ACCETTAZIONE e CONDIZIONE.