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Hai sentito storie del genere in cui i genitori volevano un maschio, ma è nata una femmina, o, al contrario, volevano una femmina, ma è nato un maschio? O forse questa è la tua storia... Se hai sentito questo, allora con un alto grado di probabilità l'ha sentito anche lo stesso bambino. In questo caso, il bambino potrebbe ricevere un ordine dei genitori "Non essere te stesso" ed essere guidato vita secondo esso Segni dell'ordine "Non essere te stesso": vivere, per così dire, "non la tua vita" costante insoddisfazione con te stesso (il desiderio di migliorare il tuo corpo, il desiderio costante di diventare una "versione migliore di te stesso”); perfezionismo patologico; mancanza di comprensione dei tuoi desideri; mancanza di linee guida chiare nella vita; un adulto significativo. "Non sarò mai come ... mia madre (padre, nonna)." Cosa può provocare la formazione dell'ingiunzione "Non essere te stesso" La cosa principale è l'incapacità dei genitori di accettare il bambino così com'è: non si accorgono dei successi del bambino; ​​non vedono le reali opportunità e le capacità del bambino, criticano e si confrontano con gli altri (perché il tuo amico/fidanzata (fratello/sorella) sa fare questo, ma tu no?! ; ho la tua età....); vogliono che il bambino assomigli a qualcuno (“U siamo una dinastia di medici, dovresti fare il medico anche tu!”, “Dovresti essere come tuo padre, tuo nonno, tuo fratello ...) viene assegnato loro il ruolo di “bambino sostitutivo” (si tratta di un bambino concepito subito dopo che i genitori hanno perso un altro figlio); si comportano con un bambino come se fosse di sesso diverso: la scelta dei vestiti (le ragazze lo fanno). non hanno gonne o vestiti), la combinazione di colori dei vestiti che non sono del loro genere, lo sviluppo dei bambini non in base al loro genere (le ragazze vengono mandate nella sezione calcio, boxe) o ricevono nomi universali Una decisione da adulti La strada da questo copione il messaggio potrebbe essere il messaggio “Mi permetto di essere me stesso”. Cosa succede quando si lavora con uno psicologo? Il cliente, nell'interazione con lo psicologo, acquisisce una nuova esperienza, ad esempio, non giudica se stesso, non cerca difetti in se stesso, non aspetta l'approvazione di un adulto significativo, impara a trattare se stesso con cura, impara a mettere se stesso al primo posto. In questo processo, è importante sapere e ricordare che affinché avvenga una trasformazione interna, ci vuole tempo.