I'm not a robot

CAPTCHA

Privacy - Terms

reCAPTCHA v4
Link



















Original text

Dall'autore: psicoterapeuta, sessuologo, esperto di programmi televisivi, membro dell'ordine professionale degli psicoterapeutici, master di PNL, psicologo educativo, specialista in neuroprogrammazione esistenziale, specialista in benessere personale e relazioni familiari, formatore, allenatore. In questo articolo voglio raccontarti cosa potrebbe nascondersi dietro questo problema. E per mostrare quanto sia facile risolvere qualcosa con cui una persona convive da molti anni. Questo problema ha colpito anche la mia cliente di Mosca, una ragazza di successo che si sentiva realizzata nel suo lavoro e occupava una buona posizione. A causa della natura del suo lavoro, ha dovuto parlare in pubblico, ed è qui che sono iniziati i problemi. Quindi, il primo problema si chiamava “Ho paura di essere ridicolizzato”. E il ricordo principale risale all'età di 11 anni della cliente, quando lei, da studentessa, insieme ad altri bambini doveva esibirsi a un evento scolastico e ballare. Ma il ballo era mal preparato e c'era imbarazzo. Questa situazione non ha lasciato andare la ragazza fino ad ora. Ora abbiamo tolto la morsa che ci ha tenuto dentro per tutti questi anni. Successivamente, come psicologo esperto, ho modellato il suo stato durante un discorso pubblico e si è scoperto che c'era una reazione in tutto il corpo. Ha detto quanto segue: "Mi sto stringendo, il mio stomaco si contorce e ci sono dei brontolii". Le ho chiesto cosa volesse invece e lei ha risposto: “apertura e interesse a parlare in pubblico”. Dopo averlo ricevuto, ci siamo ricollegati al corpo e la cliente ha avvertito il seguente problema: qualcosa le pizzicava il petto, ha tirato fuori una graffetta virtuale. Quando ho chiesto: chi lo possiede? Lei ha risposto - *a mamma*, qui era tutto chiaro, non ci siamo nemmeno presi la briga di analizzare questa situazione, dato che era un pezzo di una specie di ordine genitoriale, ed è andata via facilmente, perché invece la cliente si è riempita, dicendo quanto segue: “più amore verso te stesso e ammirazione per te stesso”. E l’ultima condizione che ho dovuto analizzare, da bravo psicologo, è stata la seguente: bocca secca: “Non posso parlare, balbetto. Ricordo una situazione in cui dovevo parlare davanti a una giuria, erano in 12, ed ero così emozionato che tutti se ne sono accorti e mi hanno offerto un bicchiere d’acqua per calmarmi”. Qui tutto era già facile e semplice, abbiamo rimosso questo stato, apportando cambiamenti positivi, riempiendo la ragazza di fiducia nel successo. E dopo ulteriori test, provando il suo nuovo comportamento, divenne chiaro che il problema si era completamente risolto da solo.