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Dall'autore: Avendo tracciato un certo modello nelle relazioni di genere, mi è diventato chiaro che ognuno deve svolgere il ruolo assegnato per lui, il che significa che per un uomo è maschile e per una donna è femminile. Immagina questa immagine: un uomo ha pensato a qualcosa e dice a una donna: "Vieni, cara, andiamo lì con te e facciamo questo". Cioè, l'uomo ha un'idea fissa e ha urgente bisogno di essere tradotta in realtà. Dopotutto, una donna può creare l'atmosfera necessaria per la materializzazione di un pensiero, investire energia sensuale nel pensiero di un uomo, cioè la Causa vuole manifestarsi attraverso l'Effetto. E la donna (questa è la Conseguenza) ostenta: - Figurine, non andrò, non lo farò A cui la Causa risponde: - Beh, tu sei la mia Conseguenza, e io sono la tua Causa))) - Tesoro, scambiamoci di posto per un po' - completamente un po'... - Sì, capisci - che rivoluzione sarà questa nella tua e nella mia mente - Ma ci capiremo meglio :) La Causa si è grattata la testa! e non ho notato come ha iniziato a trasformarsi in un effetto. Passarono gli anni - i loro figli crescerono - i frutti dell'albero genealogico. I bambini sono come i bambini... la vita è come la vita... E tutto andrebbe bene, ma nelle loro vite non è successo nulla di nuovo - come se tutto andasse bene, ma niente di buono. La Causa, che era stata a lungo l'Effetto, scompariva a casa davanti alla TV o amava bere con gli amici. L'Effetto, che si assumeva le responsabilità della Causa, soffriva con o senza motivo, ma capiva che l'obiettivo principale era prosperità in famiglia e figli ben nutriti. Ciò significa che il compito, pensava la Ragione, il suo dipartimento causale, è scrivere un percorso, dare il Centro di Controllo alle Investigazioni al momento giusto e nel posto giusto. Ma un pensiero, un pensiero ossessionava la Ragione per cui esso, l'Effetto, diventava così privo di iniziativa e senza gioia. La Causa era triste nella sua anima al pensiero che lei stesse provando per tutti, ma dall'Effetto non c'era ritorno. E lei pianse, e all'improvviso mi ricordai di come tutto ebbe inizio, quando lei, la Causa, era ancora l'Effetto. Anni d'oro, e la testa non mi faceva male...E la Causa (che in realtà è una conseguenza) cominciò a rivolgersi alla Supercausa con una richiesta: “Voglio essere felice, aiutami!”.. “Sii felice, - dopotutto sei stato creato per questo”, rispose la Sovracausa- E allora chi si prenderà cura della Causa? - La Causa si prende cura dell'Effetto, e l'Effetto esprime la sua gioia alla Causa - Allora dimmi cosa il mio ruolo è, come Effetto per la Causa - l'effetto ha già pregato - È semplice :) - prima devi accettare la causa con tutti i suoi "vestiti" - perdonare gli errori del passato - aiuto nelle prove della vita; accendi prima l'amore nel tuo cuore...; - ispirare nelle attività quotidiane; - unirsi al mondo esterno; - espandere gli orizzonti della coscienza Formula di relazione: l'uomo (spirito) è la causa che stabilisce il ritmo dello sviluppo e si manifesta come conseguenza - donna (materia).).