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Come ci condivide l'eroe della canzone lirica, il cuore “non vuole affatto la pace”: batte e trema di un nuovo incontro, di un nuovo amore... Penso se sia davvero così inaspettato e inaspettato ? Quale contributo diamo a questa relazione? La fase di fusione degli innamorati è forse la più deliziosa, inebriante e allettante. Quanto è bello incontrare una persona che pensa e si sente così simile. Forse hai incontrato coppie in cui l'una è una “Luce” bella e inaccessibile, e l'altra è un “Sacerdote” che sta nell'ombra e serve il primo! Quanto può essere bella e “ideale” questa coppia, da far invidia ai loro amici! Eccoli, due pezzi del puzzle che si sono ritrovati e hanno formato un quadro luminoso! Quanti sentimenti evocano l'uno nell'altro, essendo sulle onde della passione o del romanticismo tranquillo! E presto la fiaba prende il sopravvento... Colpisce qualcuno per tutta la vita familiare, alcuni arrivano alla fine più velocemente, con felicità. Ora parliamo della realtà dopo la fiaba: di regola, c'è un'enorme ferita aperta dentro . Il “Sacerdote”, se è fortunato, comincia tuttavia ad ascoltare i suoi desideri e bisogni e sospetta che da qualche parte viene ingannato e tutto non ruota attorno al “Luminare” che adora e da lui nominato. Ciò porta a un’enorme delusione e rabbia: tanti degli “anni migliori” sono stati dati alle persone sbagliate, non sono state all’altezza, non si può fare affidamento su di loro. Questo porta un vero dolore. Sembra che il mondo stia crollando e non ci si possa più fidare di nessuno: è spaventoso. Sì, il Bambino interiore è spaventato e arrabbiato a causa dell'imperfezione del Genitore esterno. Si precipita alla ricerca di qualcosa di nuovo e l'amore “apparirà inaspettatamente” di nuovo e tutto si ripeterà “come una volta” con gli altri personaggi. È come cercare di vedere qualcosa di nuovo sullo schermo di un monitor migliorato con un vecchio hard disk: purtroppo i file sono vecchi... Avendo vissuto il dolore, capisci che forse non valeva la pena dare tutta la responsabilità della tua vita al creato” Divinità” e forse valeva la pena vedere se c'è una persona vivente in essa, con le sue virtù, punti di forza, ma anche difetti e debolezze? E come ci si sente da adulti quando ci sono due personalità uguali, e non un Onnipotente, che ti proteggeranno e ti daranno significato con la sua stessa presenza? Penso che anche questo sia spaventoso da vedere e ammettere, e anche da riconoscere la propria forza, correndo il rischio di dissipare l'illusione e guardare apertamente in faccia la realtà. Cosa fare? Vivi, riconosciti come una Personalità, incondizionatamente degna di per sé, crea e prendi nuove decisioni consapevoli e vedi la Personalità in te stesso e nella persona di fronte, aprendoti all'intimità. Un’idea semplice ovvia, difficile da realizzare. Penso che ne valga la pena.