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Burnout emotivo: “Non voglio più niente”. Il burnout emotivo è un maestro nel mascherarsi da emozioni e sentimenti situazionali. Esiste anche un termine simile “stanchezza cronica”. Il burnout è molto amico del desiderio di essere perfetto e della svalutazione di se stessi. Se immaginiamo il burnout come una scala, andremo passo dopo passo dal gradino più alto: “La vita è bella!” al seminterrato: “Non voglio nient’altro”. Questi passaggi furono evidenziati dallo psichiatra americano Herbert Freudenberger nel 1974 utilizzando l'esempio di una persona che lavora. 1. Luna di miele: il dipendente è entusiasta e cerca di completare gli incarichi nel modo più ideale. 2. Ossessione: si attiva la modalità Soccorritore: chi se non io? Finire i rapporti alle 21 è facile, non c'era tempo per il pranzo: non ha senso, finiamo il lavoro 3. Salvataggio: una persona inizia a negare la presenza di situazioni di conflitto, salva le sue emozioni, anche se sono necessarie per risolvere il conflitto. 4. Devastazione: una persona ora non si sente nemmeno - apatia. Tutto ciò che resta è la funzionalità: portare a termine il lavoro. 5. Morte dei valori: gli amici si chiedono cosa ti è successo? Non andate più a giocare a bowling insieme e la vostra iscrizione alla palestra è già scaduta...6. Aggressività: il sentimento dominante è la rabbia e l'irritazione. C'è una costante insoddisfazione nei confronti degli altri. 7-8. Esaurimento: riluttanza a comunicare con chiunque, rifiuto dell'aiuto di altre persone. 9. Disperazione: una persona non fa più progetti, sente di non essere in grado di cambiare nulla. 10-11: Devastazione, depressione. Le emozioni iniziano a influenzare il corpo: malattia, aumento o perdita di peso, disturbi del sonno. 12. Pensieri suicidi. L'unica via d'uscita è la morte. L'insidiosità di queste fasi è che i meccanismi protettivi della psiche interferiscono qui, quindi mancano le piccole "campane" e la campana suona solo nelle fasi 9-12. Invito coloro che sono già nella prima fase a una consultazione. Poiché scendendo le scale avviene spontaneamente, si attiva la difesa: “Sì, vivono tutti così!”, “Sciocchezze, queste vitamine non bastano”, “Non ho problemi!”… Mostrati attenzione. un po' prima che sia troppo tardi: cioè adesso!