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Dall'autore: Un tentativo di visione esistenziale del matrimonio come modo speciale di Essere: stare insieme Quando nasciamo, ci ritroviamo in questo mondo. La maggior parte delle persone la pensa in questo modo: allora non esistevo, bam, sono nato e ho iniziato a esistere in questo mondo. Uno contro uno con il mondo, in interazione con il mondo oggettivo, altre persone. Tuttavia, se ci pensi, questo non è del tutto vero. Appariamo in questo mondo nella dualità, inizialmente sono in due. Il bambino nel grembo materno non è nemmeno un organismo separato, per non parlare di tutto il resto. Non sappiamo come il bambino sia consapevole di se stesso prima della nascita e se sia consapevole, tuttavia, le osservazioni degli psicologi che osservano i primi giorni e persino le ore di vita di un bambino dopo la sua nascita indicano chiaramente che ci vuole tempo per il bambino prendere coscienza di se stesso come essere separato in generale. La formazione della personalità avviene anche più tardi. Nel primo periodo della sua vita, il bambino esiste nell'essere con un altro, in particolare con sua madre. Solo più tardi, attraversando diverse fasi del suo sviluppo, diverse fasi di separazione dalla madre, una persona diventa una persona indipendente. Non prenderemo ora in considerazione le varie forme patologiche di questo sviluppo, quando non è mai avvenuta la separazione dalla madre si noti solo che un tale fallimento può portare a gravi disturbi sia dello spettro nevrotico che psicotico. Da adulti, normalmente, costruiamo una relazione di coppia con un'altra persona, quella che diventerà il nostro coniuge. E questa è anche l'esperienza di stare con l'altro, diversa, diversa dall'esperienza di stare con la madre, nella quale però portiamo l'esperienza delle relazioni precedenti, e non solo delle relazioni, ma proprio dello stare insieme con un'altra persona. Ora stiamo consapevolmente mettendo tra parentesi, astraendo dagli altri membri della famiglia, per facilità di comprensione, parlando solo di relazioni di coppia: madre-bambino, marito-moglie scrive di “essere-con” (Mitwelt), un modo speciale di essere , vale a dire sullo stare con un altro. A differenza dell'essere con il mondo, in cui una singola persona è solo una delle altre, se la individuiamo, per un certo periodo non pensiamo più al nostro essere esattamente come se fossimo con questa persona. In una relazione di coppia, entriamo in una modalità di essere diversa: stare con un altro. Stare con un altro avviene in modo molto diverso per persone diverse e in periodi diversi di relazione - dalla fusione quasi completa durante il periodo dell'innamoramento e i primi mesi di vita insieme (non per tutte le coppie, ovviamente) ad alcune fasi di distanza, pre -Il divorzio si verifica quando si ha la sensazione che il ritrovato insieme esista ancora, ma stia per andare in pezzi. E anche relazioni di partenariato fluide e tranquille, sostegno reciproco. Capire questo, cioè che la relazione di coppia è una modalità d'essere speciale, diversa dalle altre, stare con se stessi e stare con il mondo, può essere molto terapeutico. In una relazione di coppia, avviene la sintonia reciproca, questo è un modo speciale di interazione, un modo speciale della mia presenza in questo mondo, dove non sono solo con il mondo, e non solo con me stesso, ma dove sono solo con l'altro, la sua personalità e il suo essere. E questa esistenza reciproca è congiunta, come se un'esistenza comune per due. E' complicato e poco chiaro. Il mondo dell'altro è misterioso per noi e non può essere compreso. Sono possibili solo alcuni tocchi attenti alla comprensione dell'altro, e da questo è necessario in qualche modo costruire una vita insieme, stare insieme. E stare-insieme-con-il-mondo. Si tratta dell'apertura di una coppia al mondo, non di ciascun membro della coppia individualmente, ma della loro reciproca unione. Ogni persona ha già l'esperienza di questo stare insieme, di stare insieme. Ciò si riferisce, ovviamente, all'esperienza delle relazioni diadiche con la madre durante l'infanzia e la prima infanzia. Il compito del periodo di crescita è uscire dalle relazioni di coppia, diventare una persona indipendente, realizzare te stesso come te stesso, stare con te stesso, così come essere con il mondo nel suo insieme. E poi, essendo diventato adulto non solo fisiologicamente, ma anche psicologicamente, costruisci nuove relazioni diadiche con una nuova persona: il coniuge. Sembra fantastico, ma, come probabilmente intuirai, non è tutto»?