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Dall'autore: C'era una volta una famiglia tranquilla, socialmente prospera, con bambini educati e sempre ben vestiti, pettinati e amichevoli. Cosa è successo nella loro famiglia? Cosa è successo al loro bambino? Come hanno permesso che ciò accadesse? Chi è un bambino problematico? Quando inizia questo periodo difficile? In qualche modo era consuetudine credere che si trattasse delle difficoltà dei genitori e del periodo della pubertà dei loro figli. È una questione di pubertà? È vero? A che età è più difficile per i genitori? Forse è un bambino che non riesce a dormire e urla di notte? Oppure l'agitazione dal momento in cui impara a camminare esaurisce sua madre e non gli dà un momento di riposo per non adattarsi da qualche parte? O un bambino di 4 anni perché-perché, le cui domande non scompaiono mai per un secondo? Quando, a che punto il bambino diventa difficile, i genitori hanno il tempo di vedere proprio questo punto di svolta, quando il bambino smette di sentire e ascoltare? i suoi genitori, quando per lui non sono più un'autorità e un esempio? Quando la porta della stanza di un bambino è barricata con un armadio? O forse il genitore è diventato: "Nome di nessuno" o "Antenato arretrato" E adesso è davvero diventato "difficile" E non è più onesto ammettere che è scomodo per il piano misurato del genitore per la vita familiare? È semplicemente diventato indigesto per i suoi genitori? Un estraneo che non riconoscono come un adolescente rozzo e robusto? O una ragazza dai capelli multicolori o un bambino con la testa rasata e piercing nei posti più inimmaginabili? “Un bambino problematico è un bambino al quale il mondo non riesce ad adattarsi nelle primissime fasi”. Forse crederai al grande Donald Winnicott, queste sono le sue parole. E ancora una cosa: può un genitore credere che "un bambino sempre flessibile sia la cosa peggiore" che può rovinare la vita di un bambino in futuro l'età di 6-7 anni. Ed è importante ricordarlo e saperlo anche prima della nascita del bambino e dei suoi genitori che modellano questa psiche. Nel modo che considerano importante e necessario. Questa formazione avviene in diversi modi: - iperprotezione, presenza onnipresente di "syu-syu/mu-syu" - non partecipazione - "in qualche modo, tesoro, cosa vuoi?" disprezzo; - "tesoro", violenza silenziosa, infinita - preferirei fare-lo-so/stare-zitto - educazione crudele e disumana, che "nemmeno gli animali trattano così". Si tratta della cosa peggiore: percosse, abusi. Ci sono innumerevoli opzioni e non si tratta solo della pubertà. Durante l'adolescenza si realizza la funzione di separare il bambino dai suoi genitori. La separazione, la prossima in via di sviluppo, ma la più dolorosa e difficile. Durante questo periodo, l'adolescente diventa scomodo per tutti: per i genitori, per la scuola, per vari amministratori formalisti, per i quali le statistiche e i resoconti sono rovinati. Qualcuno può essere paziente e comprensivo, accettando il bambino nel suo indicibile dolore, bruttezza e assurdità, la sua spiritualità digrignamento e incredulità di non essere solo? Se non un genitore, allora chi?